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Mosè and Maria Pia's Language and Music Forum

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Poesia: Musica

Dedico al nostro Webmaster Pia e al suo impegno questa poesia che ho scritto pensando alle giovani vite spezzate al rientro di una serata in discoteca.
Stanchezza, velocità, di ebbrezza sono le ause più visibili, ma non si nomina quasi mai l'elevato volume della musica.
A questo proposito ho scritto una poesia che vi ripropongo:

.....MUSICA.....

...ragazzo
che lo sballo
cerchi in discoteca
ogni sabato sera
e rischi ogni volta
di morire,
rivolgi i tuoi pensieri
ad altri più gradevoli
aspetti della vita....
ama la musica,
ragazzo,
non quella triste,
monotona, senz’anima
di batterie elettroniche,
ma quella scritta
dai figli degli Dei:
.... i Poeti........
......poeti riarsi
da febbrili ardori
dell’estro compositivo,
i Romantici,
dolci e appassionati
vissuti in tempi ormai lontani,
che nell’incanto
mitico dei suoni
uscivano dalla vita quotidiana
e salivano al cielo.
...................................
impara ad apprezzare
la pienezza dell’onda sonora,
vibrante nell’aria,
che ti percuote
e risveglia
i tuoi sensi intorpiditi.
L’onda è la voce soave e potente
della melodia
creata sotto l’effetto
di droghe misteriose
preparate da munifici Dei.
E’ lo sballo dell’arte
che viene donato
solo a colui
che sa osare,
che sa sentire...
che sa alto volare.

Elena
Milano, 11 marzo 2005

Re: Poesia: Musica

Sorry
Ci sono errori di battitura!

"Stanchezza, velocità, di ebbrezza sono le ause più visibili"
va letto
"Stanchezza, velocità, ebbrezza sono le cause ...

grazie per l'attenzione.
Elena

Re: Poesia: Musica

Quanta verità nella tua poesia, scritta con tanta inspirazione e bellezza... come la tua anima.
Stavo proprio pensando...dove andremmo a finire.
Ieri, ho ascoltato la mia figlia, Mariangela, al ritorno del Conservatorio (dove studia violino), dirmi che nella gloriosa sala Verdi del Conservatorio...dove tanti grandi maestri hanno diretto, e virtuosi suonato i loro sublimi strumenti accontentando l' anima di chi con gioia andava a sentire un bel concerto, ci sarà addirittura un concerto in Maggio (penso) di musica rock, o peggio ancora di heavy metal...spero non sia certo....
Cosa sta succedendo? Ma io mi domando, non ci sono sufficenti posti per questi "musicisti" suonare che debbano invadere pure il Conservatorio???
Cara Elena, cari tutti...dove andremmo a finire?
Pia.

La poesia Musica e le mie esperienze musicali

La poesia Musica , che e' piaciuta a Pia e che ringrazio per questo, era stata il frutto di alcune considerazioni pessimistiche, riscattate da una desiderio di rivalsa.
Ecco le parole che precedono la poesia:

<, finalmente mi si apriva la possibilità di presentarmi in pubblico con i numeri che ritenevo indispensabili. Se non che nella vita, a volte, gli eventi prendono andamenti diversi da quelli che ci aspettiamo. Per non perdere comunque l'abitudine allo studio mi si era offerta la piu facile opportunita'di cambiare genere e pubblico.Tutto il lavoro fatto fino ad allora sembro' svanire in un colpo solo. Non rinunciai, naturalmente a richiedere avere uno strumento di buon livello, ma ebbi l'impressione che l'idea della ricerca e della bellezza del suono ottenuta con gli strumenti naturale fosse incomprensibile alle nuove generazioni emergenti, salvo poi a salvare tutto cio' che si muove nel campo internazionale della discografia, che deve essere veicolata da grandissimi interpreti e direttori. L'esperienza mi e' stata utile e ora sto tornando al vecchio mondo, che tuttavia non e' poi tanto vecchio, se i ragazzini fanno a gara a chi e' piu' bravo con gli strumenti tradizionali.In seguito ai miei due anni di crisi scrissi la poesiola che segue,intitolata "musica" >>.

Scrissi queste parole a Milano negli anni Novanta

Cari saluti a tutti
Elena Fiorentini

Re: La poesia Musica e le mie esperienze musicali

Non so come: è rimasta tagliata la prima parte.

ECCO IL TESTO COMPLETO.

< Esperienze musicali
Dopo avere passato la vita a macerarmi sulla tastiera, ad analizzare i pezzi studiati, a controllare l'appoggio del dito sul tasto per ottenere quel determinato suono, dopo avere raggiunto una tecnica esecutiva, detta dai grandi pianisti del passato "tecnica trascendentale", finalmente mi si apriva la possibilita'di presentarmi in pubblico con i numeri che ritenevo indispensabili.Se non che nella vita, a volte, gli eventi prendono andamenti diversi da quelli che ti aspettavi.Per non perdere comunque l'abitudine allo studio mi si era offerta la piu facile opportunita'di cambiare genere e pubblico.Tutto il lavoro fatto fino ad allora sembro' svanire in un colpo solo. Non rinunciai,naturalmente a richiedere avere uno strumento di buon livello, ma ebbi l'impressione che l'idea della ricerca e della bellezza del suono ottenuta con gli strumenti naturale fosse incomprensibile alle nuove generazioni emergenti, salvo poi a salvare tutto cio' che si muove nel campo internazionale della discografia, che deve essere veicolata da grandissimi interpreti e direttori. L'esperienza mi è stata utile e ora sto tornando al vecchio mondo,che tuttavia non è poi tanto vecchio, se i ragazzini fanno a gara a chi è piu' bravo con gli strumenti tradizionali.In seguito ai miei due anni di crisi scrissi la poesiola che segue,intitolata "musica".

Elena Fiorentini>