Cari amici della musica,
un grazie di cuore per essere stata invitata in questo forum . Numerosi sono i problemi, gioie e dolori che riguardano la vita musicale apartire da....
molte cose .
Mi presento:
Sono una pianista e una ex insegnante che si è battuta per l'insegnamento della musica nelle scuole, a partire dalle elementari, o come le chiamano ora. Ottenni la prima supplenza quando l'educazione musicale era obbligatoria in prima media e facoltativa in seguito.
Con mia grande sorpresa mi trovai decine di genitori in coda durante l'ora di ricevimento a chiedermi quale poteva essere il futuro musicale dei loro figli, che andavano a casa entusiasti per la nuova fntastica materia.
Non penso che gli insegnanti che hanno svolto poco brillantemente il loro compito possano essere del tutto biasimati. Andava preparata una riforma dei conservatori che tenesse conto della loro preparazione, devo dire veramente scarsa dal punto di vista della didattica musicale.
Occorreva maggiore apertura da parte di quelli che tenevano in mano le redini della musica italiana.
Non servono più le grida di dolore di musicisti come Claudio Abbado, Riccardo Muti e altri ancora...oramai il patatrac è fatto. Non siamo riusciti a dare una educazione musicale ai nostri "onorevoli ministri", che cosa pretendiamo?
Avremmo dovuto pretendere dai presidi e dai colleghi maggiore rispetto verso la nostra materia, sottoposta a giudizi, nel migliore dei casi, comici , o anche, perchè no? invidiosi... in fondo i ragazzini che preparano lo spettacolo o il saggio di fine anno, portano via un po' di tempo... nossignori, portano via la gloria alle altre materie ...così ho toccato con mano....
Non voglio ripetere l'elogio dell' utilità dell'apprendimento della musica, a tutti i livelli. Potrei raccontare moltissimi episodi di bambini poveri , riscattati dall'amore dello strumento musicale dato loro in dotazione e studiato con grande amore nelle scuole ad orientamento musicale di Milano. Non so che cosa si possa salvare, ora, sono pessimista, ci troviamo davanti alla distruzione di un patrimonio immenso, che stiamo demolendo pezzo per pezzo.
In questo clima la scuola di Paleografia Musicale di Cremona ha preparato una petizione, che ha ricevuto migliaia di firme: è ancora un piccolo filo di speranza.

Elena Fiorentini