Le ali che si agitavano erano solo del mare:
seppe – il gabbiano – che non avrebbe potuto volare
in quel mattino di vento. Sorpreso
planò sulla sabbia arruffata – un momento
d’amore negato – oppure sospeso.
E vide le barche lottare con braccia di sale –
sentì nelle orecchie il maestrale – negli occhi
e nel cuore gli scrocchi di fumo dell’onda
impennata – saltò sulla sponda di un nuovo coraggio.
Si rituffò nell’oltraggio del cielo
e fu senza peso.